domenica 26 ottobre 2025

Più sconfitti senza sconfitta

I #KappaDeca di stagione

La mia Viola
Ritorno al Franchi per cercare la prima vittoria della stagione in campionato. #Kappadeca per la sfida dell'Appennino contro il Bologna. 
  1. Partita. Campionato - 8^ : FIORENTINA - BOLOGNA =  2 - 2   GOAL: Castro, Cambiaghi, GUDMUNDSSON (R), KEAN (R)
  2. Formazioni. Conferma per il modulo 5-3-1-1 con i soliti cinque in difesa (ci mancherebbe...) ed un centrocampo con Nicolussi Caviglia regista basso con ai lati Mandragora e Fagioli. Gud si piazza dietro Kean. Panchina per Fazzini apparso il più in forma della truppa.
  3. Primo tempo. Il Bologna prende subito il comando del gioco ma non trova grandi occasioni per il primo quarto d'ora fino ad un tiro pericoloso di Miranda respinto da De Gea. Al venticinquesimo invece Pablo Marì regala due assist al Bologna e sul secondo Castro trova un gran gol da centravanti puro. Pur sembrando fuori dalla gara Ranieri avrebbe una grande occasione da due passi ma spara alto da due passi subito dopo lo svantaggio. Ci sarebbe forse un fallo di mano di Dodò in area (apparso netto dalla curva meno dal VAR) ma la scampiamo e nel finale Mandragora costringe Skorupski ad un intervento plastico. 
  4. Intervallo. "Per come abbiamo giocato solo 0-1 è anche buono, se resistiamo il primo quarto d'ora poi nel finale la ribaltiamo......sicuro...."
  5. Secondo tempo. Pronti via e Kean prima viene bloccato da un difensore poi sulla ribattuta dal portiere, per l'arbitro è rigore ma il VAR evidenzia che a toccare di mano sono solo lo stesso centravanti viola e Skorupski e quindi dobbiamo rimandare la gioia del rigore. Il Bologna riprende il pallino del gioco e con un'azione corale bellissima ci beve e Cambiaghi trova il gol su assist di Holm e nel mezzo ad una difesa immobile. Ci prova e ci crede solo Kean che sembra l'unico che ci mette  "SUDORE ED UN MINIMO DI CUORE" ma il Bologna ha gioco ed idee e trova il tre a zero con un'altra azione da fascia a fascia. Per fortuna Orsolini è in fuorigioco di un'unghia ed il VAR annulla. Pochi minuti dopo l'ennesimo cross sbagliato di Dodò si trasforma in rigore: Gud è molto preciso ed angolato nel tiro dal dischetto ed accorciamo le distanze. La svolta arriva all'ottantesimo, un fallo da rigore di Sabiri (avete letto bene è entrato anche lui) su Bernardeschi non viene ne visto ne rivisto, ripartiamo ed Holm fa un fallo più sciocco che netto: secondo giallo ed uomo in più. All'ultimo minuto il mitico Berna ci regala anche un rigore (ancora visto grazie al VAR) che stavolta batte Kean: passettino, saltello e spiazzato il portiere: pareggio. Nel finale Dodò avrebbe anche l'occasione del gol vittoria ma riesce a non trovare la porta vuota da posizione perfetta. 
  6. Pagelle. De Gea 6 ; Dodò 4,5 , Pongracic 5 , Pablo Marì 4,5 , Ranieri 5 , Gosens 4,5 ; Mandragora 5 , Nicolussi Caviglia 4,5 , Fagioli 4,5 Gudmundsson 6 - - , Kean 6,5 Ndour 5+  , Fortini 6,5 Dzeko 5,5 , Sabiri 5,5 , Piccoli SV ; All. Pioli 5
  7. Prestazioni. La partita di Kean è davvero quasi commovente: non solo, solo contro tutti in attacco ma anche praticamente per tutto il campo. Il centrocampo è apparso tra il depresso e l'inesistente, Ndour che è entrato ed ha sbagliato tutto è riuscito a sembrare meno peggio. Ogni domenica che passa ci si chiede come facciano i nostri tre centrali tre a non trovare mai "il lato giusto" per marcare gli attaccanti avversari. La mossa di Sabiri fa scuotere la testa più che la partita. 
  8. Kommento. Domenica scorsa (clicca qui) il direttore sportivo (pur prendendosi le responsabilità delle scelte) si era anche attaccato al VAR. Ecco, oggi ci sarebbe stata una "menomale va....." anzi "menomale VAR e non VAR". Perché se non mi avessero dato il rigore su Bernardeschi (e successiva espulsione che non ci sarebbe stata) mi sarei inca**ato ed anche sul rigore non dato per il mano di Dodò un po' avrei bubato. La partita? Allucinante. Qualche occasione, un punto, un'occasione finale clamorosa, ma gara davvero allucinante. Ancora zero gioco, zero mordente in campo e zero chiarezza sulle idee di quel che possiamo essere. La scelta di far giocare zero minuti ad uno dei più in forma e con un po' di verve (Fazzini) per mettere Sabiri ha del comico, un po' come continuare sulla difesa a cinque dove i due esterni sono piantati in terra da settembre o non dare un minimo di continuità e/o gioco al nostro centrocampo. Ma per il Mister oggi abbiamo giocato, lottato, meritato: BAH. A me invece è parsa peggio di una sconfitta.
  9. "TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito"...per la legge dei grandi numeri...bene dai...si vincerà anche ma si fa ca**re anche stasera...zero gioco così a fine ottobre non è accettabile, nemmeno con Lacatus, Volpecina e Dell'Oglio si faceva pena così...ma Gud quando lo mette....corricchiano svogliati, io boh....contestazione ai giocatori e con un Bologna che non mi è parso questo granchè....Dodò iolaeeeeeeee..."
  10. Il migliore ed il peggiore. Anche quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account Instagram @Kappaviola (clicca qui) e votate nelle mie stories. AGGIORNAMENTO I votanti di Instagram hanno deciso così: IL MIGLIORE: FORTINI - KEAN - Il peggiore: DODO' - FAGIOLI - GOSENS.

venerdì 24 ottobre 2025

Dedicato a

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 665

Siccome sembra che a Gaza sia "tutto a posto" ed "OGNUNO SCEGLIE LA TUA VERITA'" mentre dal campo reale arrivano altre indicazioni, mi è venuta voglia di riprendere qualcosa di scritto un po' di tempo fa. 
Tutti infatti si stanno intestando ed attribuendo il merito di una pace che tale non è, tutti tranne quelli che a Gaza ci sono e dicono ben altro (clicca qui). E chissà perché tendo a dare ragione a chi la realtà la vede e la conosce e non a chi prova a disegnarla a suo pro e tornaconto. Ma soprattutto sto dalla parte di chi prova a portare il proprio aiuto ed il proprio contributo, sempre e da sempre.
Oggi come allora, questo racconto è dedicato a tutti gli operatori di Emergency.

dedicato ad i volontari di Emergency
E' sera e cala il buio velocemente quasi come al mattino si è alzato il sole. Le "STRADE VUOTE NON C'E' NEANCHE IL CLASSICO CANE" e il paesaggio mette i brividi. Case distrutte, ponti che non uniscono più le due rive del fiume e stracci di quello che doveva essere un negozio di abiti che svolazzano portati dal vento che comincia ad essere aggressivo. Quel che resta di una famiglia piange chiusa in una specie di bunker, consapevole che quello dove si sono riparati a ben poche caratteristiche di un vero bunker e che se dovesse arrivare un nuovo attacco, sarà solo la fortuna a  proteggerli tutti. Il RINTOCCO lontano dell'unica chiesa cattolica della zona fa sorridere amaramente. In molti pensavano che quella zona presidiata da quella caratteristica più occidentale fosse più al sicuro del resto del territorio. 
"Non bombarderanno zone di civili, meno che mai bombarderanno attorno alla chiesa" questo si dicevano gli abitanti della zona. Pensiero che per paradosso li avvicinava al ragionamento del "nemico", visti i proclami all'inizio dell'intervento da parte dei sostenitori delle bombe intelligenti "attaccheremo solo basi e punti strategici delle forze armate nemiche". 
Ma purtroppo, le bombe saranno anche intelligenti ma la guerra è IDIOTA per definizione. Ed in più l'errore umano c'è in questo campo come in tutti i campi della vita, solo che quando sbagli gli ingredienti di una torta al limite la puoi buttare via, quando sbagli la misura di un attacco aereo muoiono dei civili innocenti (...come se ci fosse una categoria di persone meritevoli di morire sotto una bomba). E così purtroppo è andata. 
L'area attorno alla Chiesa si è praticamente dissolta subito dopo il passaggio di quell'attacco aereo evidentemente fuori zona. Non si sa cosa cercasse ed a quale pericoloso "punto strategico nemico" avesse mirato, fatto sta che il risultato ottenuto è stato devastante. Una scuola, un mercato, diverse abitazioni, un numero non certo di persone di ogni età. Questo l'elenco di quello che non c'è più. Tutto ciò che resta è solo nella memoria e nei ricordi di chi è stato aiutato dalla fortuna ed è sopravvissuto a quel passaggio. Al passaggio di chi stava esportando la democrazia.


lunedì 20 ottobre 2025

E siamo ultimi...

I #KappaDeca di stagione

La mia Viola
Dopo l'ultima delusione (clicca qui) inframezzata dall'imperdibile sosta per permettere a Rino Gattuso di compiere l'impresa di battere la nazionale di Paperopoli torna il campionato con l'appuntamento dalla cattedrale del calcio italico. #KappaDeca per l'impegno viola a San Siro
  1. Partita. Campionato - 7^ : MILAN - FIORENTINA =  2 - 1   GOAL: GOSENS, Leao, Leao (R)
  2. Formazioni. Altro giro, altro tentativo di "quadra". Questa volta Mister Pioli prova con una squadra più tecnica ed un filino più coperta. Ai soliti cinque difensori che ormai sono intoccabili salvo epidemie si aggiungono i tre - quasi quattro - di centrocampo dove Nicolussi Caviglia e Mandragora ritrovano Fagioli come compagno di terzetto. Fazzini invece appoggia il recuperato Kean, unico terminale offensivo. Per Gud e Piccoli panchina.
  3. Primo tempo. L'inizio del tempo è lento, il prosieguo pure, il finale anche. Il Milan riesce a mettere prima Tomori poi Pavlovic soli dal limite dell'area piccola ma lo spavento è decisamente più forte del rischio reale: la direzione del pallone infatti "BATTE LA STRADA" vicina allo stadio in entrambi i casi. Noi vagamente ci proviamo con qualche cross pericoloso di Gosens ma Kean è ben marcato. Sul finale Saelemaekers si accentra bene ma rovina tutto tirando alto. Primo tempo avarissimo di emozioni.
  4. Intervallo. "I giocatori del Milan si sono legati al dito le contestazioni degli anni precedenti ed hanno innescato una vera e propria caccia all'uomo.....del terzo anello..."
  5. Secondo tempo. Si riparte con la partita che si sblocca un po' a livello di emozioni - Caviglia ci prova da fuori - e dopo poco si sblocca anche a livello di risultato. Su un colpo di testa non troppo pericoloso di Ranieri, Maignan respinge su Gabbia che farebbe autogol ma Gosens in spaccata si prende il più tre al fantacalcio, siamo in vantaggio col secondo tiro verso la porta al sessantesimo. Cinque minuti ed il Milan pareggia. Leao messo con un centravanti davanti e partendo più esterno si accentra e trova un tiro non apparso imparabile ma che regala il pareggio rossonero. Dopo poco De Gea si riscatta con una grande parata sul tiro di Gimenez ed a cinque minuti dalla fine l'episodio chiave della gara. Parisi trattiene/sgomita in area con Gimenez in maniera molto lieve ma col VAR diventa importante: rigore. Leao spiazza De Gea ed il Milan vince la gara.
  6. Pagelle. De Gea 6 - ; Dodò 6 - , Pongracic 5,5 , Pablo Marì 6 , Ranieri 5,5 , Gosens 6 + ; Mandragora 5 , Nicolussi Caviglia 5,5 , Fagioli 5,5 Fazzini 6 , Kean 5,5 Gud 5,5  , Parisi 5 , Piccoli SV , Dzeko SV , Sohm SV ; All. Pioli 5,5
  7. Prestazioni. Kean soffre di solitudine tutta la gara e non gli arriva un pallone che sia uno. A Gosens arriva invece dopo un rimpallo il pallone sulla riga di porta per trovare il gol ed un più in più al voto della sua gara per il resto "normale". Non si capisce come - nonostante non sia in grande spolvero - non giochi Gud dall'inizio, poi però non incide quando entra. Mandragora non pervenuto se non per le solite sceneggiate, Fagioli poco di più senza sceneggiate. Più che rifarsela col VAR io me la rifarei con Parisi.
  8. Kommento. Anche oggi forse un pari ci poteva stare in una gara che oggettivamente è stata allucinante per un tempo e vagamente meglio per l'altro. Due gol presi un po' da polli e determinati da episodi ma ricordiamoci che siamo stati pericolosi solo grazie ad un rimpallo Maignan-Gabbia ed un tiro bello ma abbastanza fuori di Nicolussi. Siamo stati davvero poca roba e poca roba sembriamo poter essere in questo momento. Siamo ultimi in classifica con Genoa e Pisa, credo basti questo a far capire la situazione. Credo che non dovremmo concentrarci sul VAR e sul "è un periodo così" ma sui dati oggettivi di questo periodo che parlano molto chiaro: è crisi e nemmeno poca profonda. 
  9. "TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito"...provo il disinteresse totale...benissimo direi..."
  10. Il migliore ed il peggiore. Anche quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account Instagram @Kappaviola (clicca qui) e votate nelle mie stories. AGGIORNAMENTO I votanti di Instagram hanno deciso così: IL MIGLIORE: FAZZINI - Il peggiore: MANDRAGORA.

sabato 18 ottobre 2025

Forza Sigfrido

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 664
Tempi sempre bui. Forse solo all'inizio.
Un chilo di esplosivo con un ordigno rudimentale ma con una dinamica che lascia intendere che chi ha agito volesse esattamente provocare quella situazione in quel momento. Un segnale chiaro quello diretto all'interessato dell'attentato: "conosciamo i tuoi spostamenti e sappiamo quando e dove trovarti".
Nel mirino c'è Sigfrido Ranucci, giornalista e conduttore di Report. Già vittima in passato di minacce e di qualcosa di poco chiaro e riconducibile ad un vero e proprio avvertimento a "base" di pallottole ritrovate in un cespuglio dove a "VEDERE LA PISTOLA AFFONDARE" non c'era nulla di poetico o giornalistico ma un vero atto di intimidazione che adesso ha avuto un passaggio di livello. 
Purtroppo quando il percorso è iniziato nessuno ha dato peso alla cosa. Ranucci non ha mai fatto mistero di quello che ha passato e delle minacce/avvertimenti ricevuti. Lasciando i dettagli e la gravità alla magistratura ed all’autorità competenti anche per non allarmare le persone vicine ma sottolineando sempre il clima che respirava sulle situazioni a cui era sottoposto, come sempre fatto anche coi fatti delle sue inchieste. Li ha messi in piazza denunciandoli, per informare e per fare il suo mestiere. Ma ha ricevuto come risposta, più o meno diretta, continue delegittimazioni, offese, denigrazioni e le cosiddette querele temerarie. Anche e soprattutto da molti che oggi si dicono costernati dell'attentato e ne condannano la violenza e il significato e che invece nel significato puro della parola "delegittimazione della persona" ci hanno sguazzato.
Già, perché gli attacchi allo stesso Sigfrido ed alla sua trasmissione sono stati continui e con un significato molto più potente ed importante della critica e/o della non condivisione del lavoro svolto. Da ruoli istiruzionali e di potere. Sono state fatte accuse personali dirette. Messi in piazza dubbi e mosse critiche/accuse che tutto erano meno che lontane da violenze verbali. Che non possono ne potranno mai essere considerate pari o causa o vicine ad un ordigno che esplode al rientro a casa dopo dieci giorni e dopo mezz'ora dal rientro della figlia in casa ma che non possono ora essere cancellate da una costernazione plastificata. Chi ha messo quegli ordigni è un attentatore e come tale deve essere considerato e giudicato e niente può ridurre la sua "condanna" in tal senso. Chi da sempre usa la denigrazione e la violenza verbale nei confronti di chi fa inchiesta non può essere messo al pari di né essere considerato la base su cui si costruiscono questi atti, altrimenti si sbaglierebbe due volte
Resta però un'abitudine pericolosa quella di delegittimare con metodi furbi (querele temerarie) violenti verbalmente e denigratori della persona. Lo stile d'inchiesta di Report sarebbe/sarà necessario per far luce su questa schifosa vicenda. Su un attentato che riaccende ricordi vecchi e tanto dolorosi e che deve fare interrogare davvero tutti. O almeno quelli che capiscono il significato profondo della parola. E purtroppo non sono molti.
Solidarietà totale a Sigfrido Ranucci ed idealmente a cantare con il presidio di quelle persone che hanno provato a sostenerlo emotivamente oggi pomeriggio sotto la redazione di Report intonando "siamo scorta".
FORZA SIGFRIDO

sabato 11 ottobre 2025

Una mostra contro un mostro

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 663
Collegato al Festival di Emergency (clicca qui) che si è svolto a Settembre a Reggio Emilia c'è una mostra che si chiama "Contro la guerra - sguardi ed immaginari" che è aperta e gratuita al Palazzo dei Musei fino al 26 ottobre 2025.
E' una mostra che unisce parole, opere ed immagini provando a raccontare una volta di più che non esiste "UNA GUERRA GIUSTA". Quadri e stampe su numeri e parole delle guerre, statistiche e foto sulla crudeltà degli eventi e delle relative conseguenze. Particolarmente intenso lo spazio dedicato ad un'intervista a Gino Strada che, come il suo solito, era ed è di una lucidità totalizzante e purtroppo premonitrice. Parole che sono datate diversi anni fa e che invece, tristemente sembrano dette oggi o ancora peggio domani. 
Il titolo della mostra, come l'opera di Emergency e prima ancora di Gino, non lasciano dubbi sull'unica posizione possibile rispetto alla guerra. CONTRO. Sempre e comunque. Ne esistono tante, troppe. Tutte ingiuste, stupide e doloroseIn un periodo in cui dove giriamo lo sguardo le guerre impazzano e la gente che l'ha condotta ed estremizzata adesso si vanta anche di aver anche il buon cuore forse di interromperla, credo che sia utile fare i conti con cosa ognuna di esse rappresenta. E chi la può raccontare meglio di chi la vive ogni giorno nella sua attività da oltre trent'anni?
Per questo ve la segnalo nuovamente e ve la consiglio davvero se passate in zona o volete fare un giro del sabato e/o della domenica.


domenica 5 ottobre 2025

Crisi ufficiale

I #KappaDeca di stagione

La mia Viola
Per provare a vincere la prima partita di questo campionato per il momento molto grigio arriva a Firenze la simpaticissima Roma del simpaticissimo Gasperini. #KappaDeca dal Franchi per la sfida ai giallozozzi.

  1. Partita. Campionato - 6^ : FIORENTINA - ROMA =  1 - 2  GOAL: KEAN, Soulè, Cristante
  2. Formazioni. Il Mister decide di confermare la squadra di Pisa (clicca qui) probabilmente abbagliato dalla prestazione effettuata. Conferma quindi per Pablo Marì centrale dei difensori centrali e Pongracic/Ranieri che mandano in panchina un'altra volta Comuzzo. I due difensori esterni sono i confermatissimi Dodò e Gosens nonostante un periodo di forma molto grigio per entrambi e Mandragora e Nicolussi Caviglia guidano il gioco con Fazzini con più liberta di andare. Davanti Kean e Gud subito dietro.
  3. Primo tempo. Pronti via e troviamo il modo di far male subito alla Rometta. Al quindicesimo sfruttiamo un frontale tra Mancini e Celik a centrocampo e ripartiamo in contropiede con Kean che ha aggiustato la mira e trova un gran gol in diagonale. Giusto il tempo di esultare che la Roma arriva dalla nostra destra a Dovbik che fa sponda per Soulè che - perso da Ranieri - trova un gran sinistro sotto il sette: 1 - 1 al ventesimo. Dopo cinque minuti quasi stessa azione respinta, abbastanza casualmente, da Marì quando sembrava il raddoppio per lo stesso attaccante argentino. Altri cinque minuti e sempre Soulè dal calcio d'angolo piazza un perfetto cross a rientrare e Cristante svetta su tutti portando la Roma in vantaggio. Siamo un po' in bambola e Dovbik ci grazia da venti centimetri su un cross che bastava spingere in porta. Come nelle più classiche delle regole abbiamo noi a quel punto la palla del pari e Kean trova un gran tiro - su assist al bacio di Fazzini - che si stampa sul palo. 
  4. Intervallo. "Primo tempo controvento, per il gioco tecnico come il nostro è un problema. Tu vedrai nel secondo.... "
  5. Secondo tempo. Si riparte con un po' di grinta in più ed una Roma che appare molto attendista. Su due cross di Dodò e Nicolussi gli attaccanti in area non ci arrivano per poco mentre è ad un quarto d'ora dalla fine che troviamo la nostra occasione più pericolosa con un gran tiro da una venticinquina di metri di Piccoli che colpisce in pieno la traversa. I cambi ripetuti fanno molta confusione in campo ma poca produttività se non un Fortini pimpante che trova un cross molto pericoloso che Gosens dall'altro lato a porta semivuota sparacchia da noi in Ferrovia. Nel finale è Dybala a creare la prima occasione romanista della ripresa impegnando De Gea.
  6. Pagelle. De Gea 6 ; Dodò 5 , Pongracic 5,5 , Pablo Marì 5 , Ranieri 5 , Gosens 4,5 ; Mandragora 5,5 , Nicolussi Caviglia 5 , Fazzini 6,5 Gudmundsson 4 , Kean 7 Piccoli 6+  , Ndour 6 , Comuzzo 5,5 , Dzeko 5,5 , Fortini 6+ ; All. Pioli 5 
  7. Prestazioni. Kean torna quello di anno scorso: due palle vagamente giocabili - anche perché autocostruite - ed un gol ed un palo che ancora trema. Anche Gud torna quello di anno scorso, quando era rotto: assente. Nicolussi Caviglia sbaglia tantissimo mentre Fazzini fa la partita per tutti a centrocampo ed infatti finisce sfatto di fatica. Gosens in condizioni molto preoccupanti, Dodò che i primi quattro minuti fa intravedere qualcosa di buono peccato la partita duri novanta. Buoni gli ingressi di Piccoli, Ndour e Fortini anche se visto quello che c'era in campo partivano avvantaggiati.
  8. Kommento. Potevamo anche pareggiare, indubbio. Ma la Roma nel primo tempo con un centravanti al posto di un palo della luce poteva chiuderla senza troppa fatica. Ai punti ci sta che fosse più giusto il segno "X" ma la sensazione di vuoto cosmico a me non è passata. E' ufficialmente crisi. Terza sconfitta al Franchi su tre gare giocate. Tre punti in sei partite, in piena media Bollins: sconfitta in casa e pari fuori. Difesa sconcertantemente fragile, centrocampo da continuo punto interrogativo ed attacco dove tutti quelli della rosa insieme hanno segnato quanto Sottil a Lecce (che ha giocato tipo tre partite). Alcuni singoli praticamente accantonati dopo qualche gara a vuoto, altri su cui si insiste nonostante le costanti gare insufficienti. Nessuna idea di gioco se non qualche lancio lungo sulla corsa poderosa di Kean e la vivacità di Fazzini: nulla rispetto a quanto servirebbe. Siamo confusionari in tutto, compresi nei moduli "CHE CAMBI TUTTO QUANTO" ma che non si discostano mai dai cinque difensori cinque. Siamo alla seconda sosta e si deve per forza fare un punto e cominciare a capire qualcosina di più. E' sempre l'inizio e nulla è perduto, anzi siamo sicuramente "troppo brutti per essere veri". Se però l'analisi è quella che sento in giro - la migliore Fiorentina della stagione e che abbiamo avuto solo sfortuna oggi - lo stato di confusione generale è preoccupante: primo che non si vede la realtà e secondo che ci si accontenta della stessa. Ritempriamoci e partiamo in un'altra direzione tra quindici giorni, grazie.
  9. "TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito"...io boh...esco a prendere un caffè guarda...ma icchè succede? io boh....io più che guardarla non posso fare....se si seguita, con il prossimo calendario si rischia di rimanere a tre punti per un mesetto...comunque media Bollins perfettamente in linea: 19 punti sicuri..."
  10. Il migliore ed il peggiore. Anche quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account Instagram @Kappaviola (clicca qui) e votate nelle mie stories. AGGIORNAMENTO I votanti di Instagram hanno deciso così: IL MIGLIORE: KEAN - Il peggiore: GOSENS.

sabato 4 ottobre 2025

Un meraviglioso viaggio

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 662

Oggi mi va di utilizzare una categoria di questo blog (clicca qui) per raccontare qualcosa di diverso.
Ieri infatti ho fatto un viaggio in un percorso di speranza, coscienza e presa di posizione. Una lunga camminata in un fiume colorato che rivendicava qualcosa di profondo ed umano. Per questo la categoria viaggi secondo me è perfetta per descrivere la giornata di ieri. Perché il panorama era mozzafiato e l'aria era di quelle buone che fanno bene, elementi ricorrenti durante i giusti viaggi. Quelle giornate che ti riassestano e ti riequilibrano. Di quelle che riescono a farti dire "VEDO LONTANO IL TEMPO CHE HO PERSO". Perché su questo argomento siamo stati tutti troppo in silenzio. Abbiamo considerato tragicamente normale un numero di obbrobri e morti che fa orrore a rifletterci su. E di questo dobbiamo sentirci tutti colpevoli. 
Partecipare allo sciopero ed alla manifestazione di ieri non ci riabilita ma ci fa respirare un'aria diversa. Triste, rammaricata, ferita. Ma anche piena di coscienza profonda, di un sapore bello di cittadinanza attiva. Non mi va nemmeno di soffermarmi sui poveretti che non sapendo di cosa si parla hanno ironizzato, polemizzato, denigrato. Povera gente che non è solo colpevole ma anche complice. E come tale non poteva che atteggiarsi così.
E' stato bellissimo respirare il clima, percorrere quei chilometri, sentire quella partecipazione, vedere quel fiume di persone, condividere quelle parole, sentirsi dalla parte giusta o meglio l'unica possibile. Davvero un viaggio speciale, e come tale merita il mio modo di raccontarli: cinque foto e brevi didascalie.

IN DIFESA DI FLOTILLA PER GAZA

Uno - Per il popolo palestinese

Due - Per Gaza

Tre - Per il diritto alla vita

Quattro - Al fianco della Flotilla

Cinque - Dalla parte giusta

martedì 30 settembre 2025

Qualche ombra dal passato

#Klibro Settembre 2025 
qui il mio intero
Katalogo
JO NESBO
"Scarafaggi"
Einaudi

Come ho scritto l'anno scorso (clicca qui) ho iniziato la mia personale "saga Hole" con il terzo volume, scoprendo solo in un secondo momento che i primi due (credo anche per problemi legati alla pubblicazione in Italia in tempi diversi) li avevo saltati. Un annetto fa (essendo Nesbo la mia lettura estiva fissa) avevo recuperato "Il Pipistrello", quest'anno ho chiuso il cerchio con "Scarafaggi" ed adesso posso dire di aver letto "VITA MORTE E MIRACOLI" di Hole
Parto dal fondo: ho avuto la sensazione di avere a che fare con un altro protagonista proprio come l'anno scorso. E' difficile da spiegare in termini specifici o tecnici, soprattutto perché non sono troppo competente letterariamente, ma la sensazione che prevale è proprio questa mista a quella di avere a che fare con un Jo Nesbo un po' con il freno a mano tirato. 
Anche in questo libro Harry si trova a partire dalla sua amata/odiata Oslo per atterrare lontano, questa volta  a Bangkok. Come nell' esperienza australiana della prima tappa, l'ispettore prova a dipanare una matassa riguardante un suo connazionale ucciso oltre confine. Questa volta si tratta di un ambasciatore norvegese ucciso in uno degli alberghi noti in Thailandia non per i soggiorni. Hole - istruito subito sulla delicatezza dell'immagine norvegese rispetto agli sviluppi del caso - capirà ben presto di avere a che fare con una situazione che va oltre il personale vissuto dello stesso ambasciatore. Nel caldo tailandese cercherà di non cedere alle tentazioni della bottiglia "amica/nemica" e proverà a non farsi battere dall'afa e dai diversi tentativi di depistaggio che troverà sulla sua strada. Non sarà facile per lui capire che la scelta che hanno fatto i suoi capi di mandarlo dall'altro capo del mondo è l'esatto contrario di quello che gli hanno venduto: non per la sua fama di "risolvicasi" ma per la sua attendibilità relativa rispetto al mantenimento di obblighi e sobrietà. Ben presto si capirà che tutto l'interesse per la risoluzione del caso è abbastanza un misto tra facciata e timori delle "alte sfere".
Nesbo dipinge molto bene come sempre il contesto e lo descrive nell'evoluzione della storia in modo molto particolareggiato tanto quasi da respirare l'afa tailandese. Non appare, forse per la prima volta ma vado a memoria, un vero e proprio stato sentimentale del protagonista se non per i ricordi dolorosi di qualcosa che ha lasciato dentro una cicatrice importante. Il "giallo" che dà forma al libro è, come nel DNA del suo autore, sempre avvincente ma ha provocato un po' meno effetto sorpresa rispetto a precedenti puntate, lasciando la sensazione generale di una minore efficacia. Mi spiace aver chiuso le letture di Hole in calando con questo episodio. Quindi, caro Nesbo , vista la lunghissima serie di successi attendo una nuova puntata per chiudere (o riaprire) in bellezza ed al meglio.

CINQUE CITAZIONI

1 - "...non è necessario fare grandi errori per finire col culo per terra. E in questo caso può succedere che nella caduta ti segua anche il tuo compagno ed allora scoprirai che i cosiddetti amici di colpo si sono dileguati tutti. Quindi anche se non avanzi in fretta, cerca almeno di mantenere l'equilibrio e di rimanere in piedi..."
2 - "...perlomeno i mostri se ne stanno sotto il letto. Credevo che sarebbe stato peggio. Hai appena iniziato, ricordati che ci saranno giorni molto difficili. Perchè esiste altro?..."
3 - "...meglio la sfortuna che non avere fortuna..."
4 - "...l'ultima cosa che ricordò d'aver cominciato a pensare era che ogni redenzione ha i suoi postumi come una sbornia. E viceversa..."
5 - "...ha qualcosa che non ho mai trovato in nessuna. E ho cercato, credimi. Temo di non saper spiegare cos'è ma non riesco a rinunciarci perché so che sarebbe difficile ritrovarlo..."

Mia personale VALUTAZIONE: ***° - tre stelle e mezzo su cinque

domenica 28 settembre 2025

Di lusso

I #KappaDeca di stagione

La mia Viola
Dopo oltre un trentennio in cui i "simpaticissimi" abitanti sotto la Torre militavano in serie inferiori o molto inferiori, torna la sfida toscana contro i pisesi. #KappaDeca da quella che fu l'Arena Garibaldi.
  1. Partita. Campionato - 5^ : PISA - FIORENTINA = 0 - 0 GOAL: --------
  2. Formazioni. Il Mister decide di cambiare ancora. Si torna con la difesa a cinque ed è Pablo Marì a giocare centrale con Pongracic e Ranieri "braccetti" (cit. per Matte). Nel mezzo Mandragora e Nicolussi Caviglia con Gud e Fazzini a provare a non far sentire troppo solo davanti Kean.
  3. Primo tempo. Tempo che va un po' a fiammate con momenti di aggressività pisese a cui rispondiamo con ripartenze che a volte diventano pericolose. Importante occasione dopo dieci minuti, la più nitida di tutto il primo tempo, con un cross dalla loro parte sinistra (dove siamo in affanno costantemente) ed un colpo di testa dell'ex Nzola che sbatte contro la traversa a De Gea battuto. In ripartenza Kean non ci va lontano con un tiro in diagonale mentre "curiosamente" Dodò dopo una bella sgroppata non trova né assist né tiro pericoloso. Touré prova l'eurogol in mezza rovesciata ma non trova la porta nonostante una coordinazione da film, Kean trova finalmente la porta ma il tiro non fa nemmeno il solletico al portiere avversario.
  4. Intervallo. "Menomale a 'stogiro la regola del gol dell'ex ha preso la traversa ed un accenno di stiramento.... "
  5. Secondo tempo. Si riparte e comincia il tempo dei gol annullati, prima due a Kean per netti fuorigioco poi uno a Meister dopo un meraviglioso tiro che però poco prima aveva toccato (ampiamente involontariamente con la mano). Siamo ancora scossi per il brivido scampato quando Cuadrado beve Dodò e prende il palo; sul rimpallo Pongracic ha il braccio largo quando respinge un nuovo cross ma per fortuna il VAR non pensa di intervenire. Stesso discorso su un braccio ancora più largo di Fazzini poco dopo. A cinque minuti dalla fine il Mister mette anche Dzeko (con Piccoli e Kean) ma è una mossa della disperazione  cui il Pisa risponde "TRANQUILLA NON E' NIENTE": continuiamo a non tirare mai in porta, tranne che da posizione in fuorigioco.
  6. Pagelle. De Gea 6- ; Dodò 4,5 , Pongracic 5 , Pablo Marì 6- , Ranieri 5,5 , Gosens 5,5  ; Mandragora 5,5 , Nicolussi Caviglia 5,5 , Fazzini 6- Gudmundsson 4,5 , Kean 6-  ; Piccoli 5,5 , Sohm 5,5 , Dzeko SV - All. Pioli 4,5
  7. Prestazioni. Trovare uno sufficiente pienamente è roba sostanzialmente impossibile. Il non gioco incide clamorosamente sulle prestazioni dei giocatori, la scarsa voglia di qualcuno (Gud e Dodò) ancora di più. Fazzini forse tra i meno peggio così come forse anche Pablo Marì. Arrivo anche a dire Kean che non trova mai la porta ed è evidentemente nervoso ma almeno si batte e gioca praticamente da solo. Centrocampo in costante affanno e quindi saltato con i soliti lanci lunghi.
  8. Kommento. Difficile commentare il fatto che torniamo da Pisa con un punto e la consapevolezza che ci sia andata di lusso. Due pali subiti, un loro gol annullato al limite, un rigore (forse due) probabile per i pisesi non dato, unica squadra ed identità percepita non la nostra. Qualche ripartenza sparacchiata a lato, zero gioco e zero idee. Sembra emergere evidente molto nervosismo ed anche un timore onestamente immotivato per il livello, che sembra quasi paura. Giocare così una partita così importante per momento e significato fa pensare.
  9. "TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito"...muahhhh, bene dai...io intanto ho toccato il fondo (dell'Italia) come la Viola, ora si risale....comunque il calendario peggiore è passato, ora c'è quelle bone...."
  10. Il migliore ed il peggiore. Anche quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account Instagram @Kappaviola (clicca qui) e votate nelle mie stories. AGGIORNAMENTO I votanti di Instagram hanno deciso così: IL MIGLIORE: DE GEA - Il peggiore: DODO'.

giovedì 25 settembre 2025

Irresponsabili

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 661

C'è una presidentessa del consiglio a cui evidentemente sfugge il senso della realtà. La stessa che si era definita "donna madre e cristiana" ha fatto in questa settimana di tutto per smentire anche se stessa. 
E' notizia di questi giorni infatti che le imbarcazioni della Flotilla in viaggio per portare aiuti e cibo a Gaza sono state attaccate da sofisticati droni che hanno "bombardato" le stesse con bombe sonore capaci di stordire ed infiammare. Ne hanno fatto le spese alcune vele e certamente i componenti della spedizione che si sono visti attaccare per l'ardire di portare aiuti. Era purtroppo prevedibile, perché hanno a che fare con uno stato stragista e terrorista ma è proprio per questo che queste imbarcazioni stanno facendo questo viaggio. Perché a Gaza, per mano israeliana, sta morendo una popolazione. Non per dire ma proprio nei fatti. Bombe, violenze e di fatto "chiusura" degli aiuti per chi sta morendo di fame. Per dirla "PANE AL PANE" manca proprio quello: il pane. I generi alimentari. I farmaci. Gli aiuti richiesti, invocati e disperatamente ricercati dalla popolazione palestinese non ci sono e quando sono apparsi o appaiono sono solo ed esclusivamente delle esche per sterminare ancora di più le persone in coda per accaparrarsi qualche boccata di ossigeno. In questo clima, una cinquantina di imbarcazioni di oltre quaranta nazioni diverse hanno provato a mettere mano all'assoluta complicità colpevole delle nazioni e dei governi che non stanno facendo NIENTE per aiutare chi sta morendo di bombe e di fame. Mondo tutto che è complice di questa strage. Flotilla prova a mettere una pezza a questa assenza e viene, quasi ovviamente e senza troppa meraviglia e/o preoccupazione, bombardata. Per ora solo in modo sonoro. 
Non solo. Perché la suddetta presidentessa del consiglio li ha definiti anche irresponsabili e mossi da un unico fine, non umanitario ma politico: attaccare lei ed il suo governo. Attenzione, ripeto. Secondo la suddetta, una cinquantina di imbarcazioni di quaranta nazioni diverse si sono mosse in direzione Gaza con tonnellate di aiuti sapendo di andare incontro a ritorsioni politiche e fisiche solo ed esclusivamente per criticare ed attaccare il governo meloni. Che da buona madre, donna e cristiana è preoccupata delle critiche al suo esecutivo e non dei bambini morti sotto le bombe, negli ospedali pediatrici abbattuti o di fame, ferite e stenti. E' inquieta per la richiesta di interventi del suo governo e non per le donne che perdono familiari e figli e che non hanno la possibilità di portare avanti i loro stati di gravidanza (argomento a cui di solito è così tanto interessato questo governo) a causa della strage israeliana continua. 
"E' da irresponsabili. Non c'è bisogno di mettere a rischio la propria incolumità per consegnare degli aiuti che sarebbero potuti essere consegnati in poche ore dal governo" tesi confermata anche da quel signore che trent'anni fa inciuciava a telecamere spente con Buttiglione e che ora pare faccia il ministro degli esteri. Anzi, lo stesso responsabile della Farnesina è addirittura andato oltre dichiarando che sono già arrivati gli aiuti italiani. Probabilmente l'indirizzo era sbagliato, dato che secondo tutti i testimoni sul campo (cooperanti, attivisti, volontari sul posto, fatti) questi aiuti non sono mai arrivati.
Intanto il numero di morti cresce. Cresce. CRESCE. Forse anche loro perché vogliono "solo" criticare il governo meloni. Quello della donna. Madre. E cristiana. Accerchiata da tutti.

domenica 21 settembre 2025

Cercasi identità

I #KappaDeca di stagione

La mia Viola
Seconda consecutiva al Franchi dove arriva il Como senza tifosi a seguito. 
#KappaDeca in cerca della prima vittoria in campionato.
  1. Partita. Campionato - 4^ : FIORENTINA - COMO = 1 - 2  GOAL: MANDRAGORAKempf, Addai
  2. Formazioni. Si cambia ancora, giocatori e modulo. Esordio dal primo minuto per Lamptey che si mette con Dodò sulla fascia destra mentre dall'altro lato Gosens arretra un po' e Fazzini si sposta un po' più largo. Davanti gioca Piccoli con Kean e dietro è Comuzzo a far posto.....al nuovo modulo. 
  3. Primo tempo. Partenza sprint con una punizione dal limite guadagnata al sesto minuto da Kean che Mandragora prima calcia male sulla barriera poi benissimo in porta: vantaggio praticamente immediato. Kean prova a raddoppiare: prima si libera bene e tira alla stelle poi sul portiere ma da posizione di fuorigioco. Lamptey si fa male in modo perlomeno strano, entra Fortini perché questo modulo evidentemente è quello davvero fatto apposta per il Como. Pur senza soffrire troppo, nella parte finale piano piano cominciamo a concedere metri agli avversari che con Perrone tira alto di testa da buonissima posizione, Morata incespica davanti a De Gea ed il Var toglie un rigore concesso il cui fallo pare fosse iniziato fuori area.
  4. Intervallo. "Io comunque questo ostracismo contro Parisi 'unlocapisco, due terzini a destra ed a sinistra uno solo. Si fa male un terzino ed entra Fortini. Poero Fabiano"
  5. Secondo tempo. Non rientriamo in campo. Semplice. Il Como prende metri su metri, "MUSICA E PAROLE" sono tutte loro ed è praticamente un tiro a bersaglio con De Gea che compie un grandissimo intervento ed un paio importanti. Alcune occasioni sono "bucate" dagli avanti lariani ma noi non usciamo mai dalla nostra metà campo. Al ventesimo su una punizione probabilmente invertita Nico Paz taglia bene per Kempf che Ranieri si perde e pareggio del Como. Non reagiamo ed i cambi appesantiscono la squadra invece che darle nuove forze. Ancora loro quindi a cercare ed andare vicino al gol. Noi tranne una serie di rimpalli che portano Sohm a tirare (fuori e piano) dal limite non produciamo niente. Invece il Como ci crede fino alla fine, riparte con Addai che non viene affrontato da nessuno fino a dentro l'area di rigore quando "buca" De Gea sul "suo" palo. Partita ribaltata al quarto di recupero.
  6. Kommento. La prima mezz'ora aveva un po' illuso, la fine del primo tempo comunque non aveva creato troppi crucci. Nel secondo tempo sostanzialmente l'apocalisse. Zero prodotto e un continuo assedio comasco attorno alla nostra area di rigore per un numero incredibile di possibili occasioni, una vera e propria lezione di calcio. Scomparsi totalmente dal campo non abbiamo mai tirato in porta o verso la stessa (non che nel primo tempo avessimo fatto numeri iperbolici eh). Sconfitta ampiamente meritata e preoccupazione ampiamente in crescita per un'identità ancora non pervenuta ed un gioco altrettanto latitante. C'è ovviamente tempo ma sarebbero 2 punti in 4 partite, forse qualcosina si dovrebbe cominciare ad intravedere.
  7. "TAKKO AI' GIRO" - Spazio teNNico Bollins gestito"...quelle difficili si son già incontrate tutte sicchè oggi....vo in scioltezza....stai tranquillo.....direi abbastanza agghiacciante almeno alla radio, magari dal vivo l'è meglio....bene dai....almeno le prossime le si vincono, quando vo via sempre vittoriosi...."
  8. Pagelle. De Gea 6,5 ; Dodò 5,5 , Pongracic 5 Ranieri 5 , Gosens 5,5 ; Lamptey SV , Nicolussi Caviglia 6+ , Mandragora 6,5 , Fazzini 6+ Piccoli 5 , Kean 5 ; Fortini 6- , Sohm 5+ , Fagioli 5 , Viti SV , Dzeko SV All. Pioli 4,5
  9. Prestazioni. Bella l'idea di Pioli di mettere due terzini a destra e perdere la spinta di Gosens per far giocare Lamptey (Fortini) e Fazzini fuori ruolo. Kean combatte come sempre ma dovrebbe pensare un po' più a stare in piedi e cercare i compagni che non protestare con l'arbitro o lasciarsi andare al primo contrasto. Il centrocampo, pur fuori asse, aveva retto abbastanza bene e cambiarlo non è sembrata una grande idea. Ranieri che non salta sul cross da calcio piazzato e Pongracic che si fa puntare senza intervenire e fa entrare in area l'avversario la fotografia del nostro livello difensivo.
  10. Il migliore ed il peggiore. Anche quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account Instagram @Kappaviola (clicca qui) e votate nelle mie stories. AGGIORNAMENTO I votanti di Instagram hanno deciso così: IL MIGLIORE: NICOLUSSI CAVIGLIA - Il peggiore: PICCOLI.

venerdì 19 settembre 2025

Il conto

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 660

Nel video che circola in modo virale (pare si dica così) in questi giorni con protagonista Enzo Iacchetti c'è tutto il disagio e lo stato di disperazione del livello (anche) comunicativo della vicenda che riguarda la strage senza sosta che avviene a Gaza. Ovviamente non è tra gli argomenti di disperazione principali che altrettanto ovviamente restano i morti, i feriti, le devastazioni e la pulizia etnica. Ma anche la comunicazione e la visione della cosa hanno un peso importante. Perché fondamentalmente si è ormai trovato il modo di abbinare automaticamente le denunce allo stato stragista di Israele all'antisemitismo, perché senza analisi si declina con la parola guerra un attacco sanguinario dove esiste un solo esercito, perché in automatico serve un contraddittorio anche dove fatti ed eventi indicano inconfutabili verità, perché ci si concentra sull'opportunità o meno del termine genocidio accapigliandosi per un vocabolo e perdendo il senso del significato di quello che sta accadendo. Esattamente quello che provava a dire Iacchetti l'altra sera a "E' sempre Cartabianca". La regola del "se in trasmissione c'è qualcuno che dice che la terra è tonda serve anche qualcuno che contrasti questa tesi" ha fatto però sì che ci fosse come ospite anche Eyal Mizrahi, presidente della federazione Amici d’Israele. Tenendo fede al suo ruolo e non rispettando la verità ed i fatti il presidente ha iniziato a recitare la sua parte: ha contestato numeri di morti e feriti rilevati da fonti internazionali, ha sostenuto che gli eserciti in campo sono due, ha sostenuto che la percentuale di morti di Hamas era superiore a quella dei civili lasciando intendere che quindi sostanzialmente ci poteva stare, ha provocato chiedendo "definisci bambino" a chi gli chiedeva conto della strage di minori in corso, ha apostrofato con "fascista" chi faceva il conto delle nefandezze dello stato israeliano e delle sue bufale. "CHE POI ALLA FINE IL SENSO E' TUTTO QUA" come dicevo (sopra ed in un post di qualche settimana fa qui): chi tocca/denuncia con fermezza le responsabilità di Israele elencando fatti evidenti ed inconfutabili è alla stregua degli antisemiti, fascisti o nazisti. Non contano foto, video, numeri, atrocità. Ospedali pediatrici che vengono giù, bombardamenti su gente affamata ed in coda per gli aiuti alimentari e sanitari, distruzioni infinite strutturali e generazionali, ferite ad anime e corpi senza più nessuna cura possibile per l'annientamento delle strutture di una società civile. E senza contare le conseguenze "a lungo termine", solo prendendo atto della fotografia di "oggi". Tutto è contestato e contestabile con (oltretutto) l'arroganza dei potenti a cui non si può sbattere in faccia la realtà perché hanno la prerogativa di potersela costruire a piacimento e quindi su misura.
Ho sentito il sempre brillantissimo Luttwak dire testuale "se bombardano bambini e neonati è perché quei bambini e neonati hanno lanciato razzi" oppure appunto il suddetto amico d'Israele sfidare Iacchetti con un tronfio "definisci bambino" e sembra tutto normale. Ed è anche quasi "vergognoso" che ci si debba attaccare continuamente ai bambini per provare a catturare l'attenzione. Ovvio che siano gli elementi più deboli ed innocenti da far emergere come vittime ma qui c'è una strage continuativa di TUTTO. Persone, società, vite, generazioni. Il tutto nel totale menefreghismo generale identificato perfettamente dalla frase che arriva soltanto adesso dalla nostra "ineffabile" presidentessa del consiglio che si erge a statista definendo addirittura "reazione spropositata". Decine di migliaia di morti, centinaia di migliaia di feriti, annullamento della vita della popolazione palestinese = reazione spropositata. "Ah, birichini questi permalosi israeliani..." sembrava essere il sottotitolo.
Ma quand'è che verrà presentato il conto a chi sta portando avanti questa strage ed a chi si permette questo scempio comunicativo e non solo? Quando verrà ripristinata la regola del "i fatti sono tali, sulle opinioni si discute"? Quando finalmente si capirà che chi viene mutilato, ucciso, reso orfano, annullato nella propria dignità e vita a Gaza ora ha avuto solo la sfortuna di essere nato a qualche migliaia di chilometri di distanza dal "nostro" punto fortunato? Quando si capirà che una strage continuativa di innocenti ed anche terroristi è tale chiunque la metta in atto e che questo chiunque deve essere chiamato stato omicida e stragista?
Purtroppo questo CONTO lo stiamo pagando tutti e purtroppo nemmeno ce ne rendiamo conto davvero fino in fondo.